Coronavirus: legame strettissimo tra pandemie e perdita di natura

Un nuovo report del WWF Italia spiega come l’emergenza sanitaria che ha sconvolto le vite di tutti noi sia anche la conseguenza del nostro impatto sugli ecosistemi e come attraverso la difesa della natura si possa tutelare la salute umana. Il WWF ha raccolto tutte le informazioni, gli studi e quello di cui tutti noi cittadini della terra dovremmo esserne a conoscenza, in un report che vi invito a leggere qui.

DISTRUZIONE DEGLI ECOSISTEMI: PRINCIPALI CAUSE

PERDITA DI BIODIVERSITÁ

L'impatto dell’uomo sugli ecosistemi naturali ha oggi modificato in modo significativo il 75% dell’ambiente terrestre e circa il 66% di quello marino e messo a rischio di estinzione circa 1 milione di specie animali e vegetali.

COMMERCIO ILLEGALE DI SPECIE

Tre quarti (75%) delle malattie umane fino ad oggi conosciute derivano da animali e la maggior parte (60%) delle malattie emergenti sono trasmesse da animali selvatici.

DISTRUZIONE DELLE FORESTE

Le foreste ospitano milioni di specie in gran parte sconosciute alla scienza moderna, tra cui virus, batteri, funghi e molti altri organismi molti dei quali parassiti, nella più parte dei casi benevoli che non riescono a vivere fuori del loro ospite e non fanno troppi danni. 

UN NUOVO HABITAT PER I VIRUS EMERGENTI

Facilitati dalla distruzione degli ecosistemi e dal riscaldamento globale, dall’inquinamento e dall’aumento della popolazione i nostri veri nemici hanno nuovi spazi da conquistare e nuove prospettive di sviluppo.

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