Via Matris torna fruibile: “Ora sta ai campobassani rispettarla”



di Giuseppe Villani
Campobasso. Sono costati 300mila euro gli interventi per mettere in sicurezza la via Matris, che ha riaperto oggi, sabato 14, dopo due anni e mezzo. Il percorso spirituale e naturalistico che porta da viale del Castello fin sopra i monti è stato poi ripulito, senza dimenticare gli interventi sugli alberi danneggiati dalla nevicata di marzo, ed ora è tornato fruibile.
«Non tagliamo nessun nastro, questa è una restituzione alla città», ha puntualizzato il sindaco di Campobasso Antonio Battista in apertura della breve cerimonia di riapertura. «Ora però – ha aggiunto – starà ai campobassani trattare bene questo splendido sito (riferendosi probabilmente anche a chi, probabilmente nelle ultime notti, ha scavalcato la recinzione per lasciare il segno della propria imbecillità, ndr). In città partirà il sistema di videosorveglianza, ma non possiamo mettere telecamere dappertutto». Nel suo intervento, il primo cittadino ha ringraziato le ditte specializzate che hanno effettuato i lavori, gli operai del Comune e dell’Arsarp e la cooperativa Laboratorio aperto, che da alcuni mesi ha in gestione il Castello Monforte e che si sta occupando anche della manutenzione della via Matris, sottolineandone la mission principale che è quella dell’impiego di persone afflitte da disturbi psichici.
Anche l’arcivescovo della diocesi di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini, ha rivo lto a tutti l’invito a custodire la bellezza della via Matris, allargando il discorso anche al centro storico della città ed alle attività commerciali della zona, «che vanno rispettate di più», ed ha ricordato la fidura di San Giovanni da Tufara, del quale proprio oggi ricorreva l’anniversario della scomparsa, che «recuperò il legame tra i contadini, la terra e la fede»
Alla cerimonia, che è stata preceduta da un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime degli attentati di Parigi, sono intervenuti molti esponenti della Giunta comunale e della maggioranza, l’onorevole Roberto Ruta, il Rettore Gianmaria Palmieri, il parroco di San Leonardo e San Giorgio Luigi Di Nardo ed alcuni studenti del Liceo scientifico Romita e della scuola Colozza.

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