Giornata storica per il futuro dell'orso sulla Alpi. Mentre la petizione del WWF Italia per salvare l'orsa JJ4, su cui pesa una ordinanza di abbattimento del presidente della provincia autonoma di Trento Fugatti, ha superato le 100 mila firme, questa mattina il TAR di Trento ha sospeso l'ordinanza. La petizione lanciata lo scorso 25 giugno chiede alla provincia di Trento di ritirare la condanna a morte nei confronti dell'orso protagonista di un incidente con due persone nella zona del Monte Peller, in Val di Non (come chiesto dagli stessi interessati, e dal 99% dei partecipanti al sondaggio de La Voce del Trentino). Ma oltre al caso specifico di JJ4, bisogna fermare subito gli abbattimenti "automatici" di tutti gli orsi coinvolti in incontri ravvicinati o incidenti, modificando il testo del Piano D'Azione per la Conservazione dell'Orso sulle Alpi (PACOBACE), che prevede la possibilità di abbattimento anche in caso di orsi che hanno semplicemente fatto ciò che la natura gli ha insegnato, o causato poche migliaia di euro di danni. A confermarlo anche il TAR di Trento, che motiva la sospensione dell'ordinanza richiamando il principio di proporzionalità e la necessità di mettere in campo altre soluzioni "energiche" prima di considerare l'opzione letale. "Il segnale che ci mandano tutte queste persone, che ringraziamo, rafforzato dalla posizione del TAR, è chiaro: dobbiamo certamente garantire la sicurezza delle popolazioni locali anche rispetto a questi rarissimi incidenti, ma sforzandoci di trovare misure alternative all'abbattimento". Dichiara Marco Galaverni, direttore scientifico WWF Italia che conclude: "Siamo sempre disponibili a sederci ad un tavolo con la provincia e gli esperti di ISPRA e Ministero per cercare soluzioni condivise e lungimiranti, e aiutare a metterle in pratica. La coesistenza è un valore che va costruito giorno per giorno, nell'interesse di tutti".
Roma, 10 luglio 2020 |
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