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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

Inceneritore di Pozzilli: le verità finora nascoste e quello che ancora ci aspetta

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INCENERITORE DI POZZILLI LE VERITA’ FINORA NASCOSTE E QUELLO CHE ANCORA CI ASPETTA Dai dati del monitoraggio sono divenuti ultimamente conclamati i danni che l’inceneritore di Pozzilli produce: con le attuali 93.000 T/a di rifiuti l’impianto ha emesso in un anno: Kg 1 di mercurio , Kg 2 di cadmio+tallio ; Kg 15 di diossina+furani ; Tonnellate 122,53 di NO 2 (diossido di azoto), T. 2,52 di NH 3 (ammoniaca), T. 2,64 di CO (monossido di carbonio), T. 2,25 di HCl (acido cloridrcio). Nel biomonitoraggio eseguito in un’area di 5 Km intorno all’impianto è stato constatato l’accumulo in crescita di   cadmio, piombo e mercurio sì da far concludere, dalla stessa società, per la   criticità dell’area. La società Hera Ambiente Spa (ex Energonut) ha dovuto dichiaralo nell’ambito della procedura di A.I.A. (autorizzazione   ambientale integrata) che ha avviato   per l’impianto di incenerimento rifiuti di Pozzilli, essendovi obbligata   dalla nuova normativa nazionale. LA DITT

Osservazioni WWF per Hera Ambiente

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All’ARPA MOLISE        CAMPOBASSO Oggetto: Osservazioni WWF Italia – Delegazione Molise                Autorizzazione Ambientale Integrata Hera Ambiente Spa – Centrale elettrica WTE di Pozzilli (IS) L’Arpa Molise ha avviato il procedimento istruttorio relativo al rilascio dell’autorizzazione integrale ambientale, quale endoprocedimento ai fini dell’iter autorizzativo unico di cui all’art.. 12 del D.Lgs 387/2003   per l’impianto di coincenerimento di rifiuti non pericolosi denominato “Centrale elettrica cogenerativa WTE di Pozzilli (IS)” della ditta Hera Ambiente Spa. A tal riguardo, preso atto che la documentazione presente sul sito Arpa è interamente visibile, il WWF Molise   presenta le seguenti osservazioni - Con riguardo alla “ 4.12.1.1 Valutazione dell’inquinamento prodotto dalle emissioni in atmosfera”   si riferisce che è stato effettuato un monitoraggio biennale delle qualità dell’aria su un raggio di 5 km rispetto all’area di insediamento dell’impi